Per pernottare al bivacco è necessario contattare il Sig. Rinaldi Camillo 334 16 08 439

 

 ATTENZIONE

 

       la cameretta rimane chiusa, non utilizzabile, dal 1-12-2023  al 25-4-2024

 

Lat  45.84902  Long  9.792953

 

L'idea della costruzione del bivacco nasce ufficialmente nell'anno 1979 quando ormai i lavori di ripristino del sentiero verso l'Alben erano conclusi.
Si poneva la necessità di un ricovero di emergenza in quanto il percorso località Dasla – Vetta Alben e ritorno poteva comportare tempi di percorrenza lunghi con relativi inconvenienti dovuti a stanchezza o maltempo.
In località Pradaccio a metri 1489 e all'incirca a metà percorso, vi erano dei resti di un antico ricovero utilizzati dai pastori e cacciatori.
Su questi ruderi i soci del Gav, appunto nel 1979 e dopo le dovute autorizzazioni, hanno realizzato una struttura utilizzando tutto il materiale disponibile in zona e trasportando a spalla tutto quanto poteva servire per la realizzazione del bivacco.
L'obiettivo di garantire un locale di prima necessità era stato raggiunto in quanto era dotato di camino, letti a castello e tavolo, nonostante la ristrettezza dello spazio.
La gestione fin dall'inizio è stata affidata alla sensibilità degli utilizzatori, mentre un incaricato del gruppo provvedeva a mantenere in essere il materiale di prima necessità.
Subito è risultato evidente l'esiguità degli spazi e delle attrezzature esistenti, in quanto la frequentazione del sentiero andava aumentando anche grazie alla bellezza del posto e al passaparola che faceva conoscere questa zona, questo sentiero e questo bivacco anche fuori della Valle Seriana.
Nell'anno 1985 si decide quindi di procedere all'ampliamento raddoppiando lo spazio utile con l'aggiunta di una stufa e portando a 6 posti letto.
In questo caso viene fatto uso dell'elicottero per il trasporto in loco dei materiali di costruzioni e il risultato finale è decisamente bello, tanto da renderlo simile a un piccolo chalet.


Anche in questo caso viene deciso di lasciare aperto a tutti il bivacco sempre contando sulla responsabilità degli escursionisti; scelta positivamente corrisposta in quanto nessun danno significativo è stato arrecato alla struttura.
Passano una decina di anni e nel 1995 viene decisa la costruzione di un locale di ricovero per attrezzature, legna ecc., che viene ricavato a fianco del bivacco, interrato, con un grosso lavoro di scavo per la presenza di roccia.
Il risultato è buono e soprattutto utile per mettere ordine e ha una vasca di raccolta di acque piovane per le necessità di pulizia.
Ricordiamo che per l'acqua potabile ci si serve di una sorgente posta a una decina di minuti, segnalata.
Questo bivacco ormai è entrato nel cuore dei soci; quando si ha un attimo di tempo si dice "ndo in Pradasc" e via.
Nasce così l'idea di costruire una cameretta sopra la terrazza per dare più posti letto in un locale separato.
Parte nel 2002 la procedura burocratica che ha tempi molto lunghi e solo nel 2005 si completa con l'autorizzazione.
I lavori partono a settembre e complice l'inverno terminano nella primavera del 2006.


Il risultato è decisamente ottimo; non sta a noi giudicare ma l'apprezzamento dei frequentatori ci testimonia della bontà del lavoro fatto.
A questo punto però viene scelto di lasciare sempre aperto il locale "cucina" mentre per l'utilizzo della cameretta si dovrà contattare il responsabile per il ritiro della chiave.

 

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